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Il documentario "La memoria ha un costo" - A 15 anni dalle stragi di Capaci e di via D'Amelio, in cui furono massacrati i giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino ed i loro agenti di scorta, a che punto è la lotta alle mafie? Chi resta ancora in prima linea? Roberto Burchielli e Mauro Parissone, i due autori e registi di "H24", vincitori di numerosi riconoscimenti, fra cui il "Flaiano" ed il premio "Ilaria Alpi", hanno realizzato questo docu-film per fare il punto della situazione. Gli autori sono tornati nei luoghi dove i due magistrati siciliani vennero uccisi ed hanno intervistato i ragazzi della associazione "Libera", presieduta da don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele di Torino. Le immagini ritraggono non soltanto il coraggioso prete, la cui figura rappresenta un esempio per tutti, ma anche i parenti delle vittime di mafia. Come dice don Ciotti nel film, "La memoria ha un costo" ed il documentario, realizzato con tecniche cinematografiche, testimonia la rinnovata vitalità della Chiesa e della società più impegnata. Il video raccoglie inoltre immagini inedite delle stragi del 1992 e di quella di via Carini, in cui perse la vita il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, nominato prefetto di Palermo.
L'opera, pregevole sia sotto l'aspetto documentaristico, sia per la sua valenza educativa, è stata trasmessa il 19 ed il 22 dicembre scorsi dall'emittente televisiva "La7" ed 21 ed il 23 dello stesso mese da Mtv Italia, per renderne più capillare la visione. Don Luigi Ciotti - "Sono solo un cittadino che sente prepotente dentro di sé il bisogno di giustizia". Con queste parole don Ciotti definisce se stesso. Nato il 10 settembre 1945 a Pieve di Cadore (provincia di Belluno), nel 1966 promuove un gruppo di impegno giovanile, che prenderà il nome di "Gruppo Abele", costituendosi in Associazione di volontariato e intervenendo in numerose realtà segnate dall'emarginazione. Due anni dopo inizia la sua missione negli istituti di pena minorili; il suo intervento si sposta poi sul territorio, attraverso la costituzione delle prime comunità per adolescenti alternative al carcere. Terminati gli studi nel seminario di Rivoli (provincia di Torino), nel 1972 viene ordinato sacerdote dal cardinale Michele Pellegrino; come parrocchia, gli viene affidata "la strada", dove affronta il "problema droga" che inizia a diffondersi in quegli anni. Apre un Centro di accoglienza ed ascolto e nel 1974 fonda la prima comunità. Partecipa attivamente al dibattito e ai lavori che portano alla entrata in vigore, nel 1975, della legge n. 685 sulle tossicodipendenze. Nel 1982, contribuisce alla costituzione del Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (CNCA), presiedendolo per dieci anni. Nel 1986 partecipa alla fondazione della Lega italiana per la lotta all'Aids (LILA), sorta per difendere i diritti dei sieropositivi, di cui è il primo presidente. Nel marzo 1991 è nominato Garante alla Conferenza mondiale sull'Aids di Firenze. Negli anni 90 intensifica l'opera di denuncia e di contrasto al potere mafioso, dando vita al mensile "Narcomafie", di cui è direttore responsabile. A coronamento di questo impegno, nel 1995 viene creata Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, un network che oggi coordina oltre 700 associazioni e gruppi impegnati contro la criminalità organizzata. Sin dalla fondazione, "Libera" è presieduta dallo stesso don Luigi Ciotti. Questa è la prima parte del documentario. Il video dura 30 minuti. Per farlo partire, cliccare sulla freccia nera in basso a sinistra. |
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