Decalogo per tentare di evitare lo spam |
|
01. Limitare al necessario la circolazione del proprio indirizzo email principale, cioè quello più importante (se se ne possiede più di uno), tramite cui si ricevono i messaggi personali o di lavoro.
02. Ricordare sempre che l'indirizzo e-mail è un dato personale, la cui protezione è garantita dalla legge. Le società che registrano gli indirizzi di posta elettronica nei propri database, allo scopo venderli o di tracciare usi e preferenze, violano le leggi sulla privacy. Se necessario, sollecitare il rispetto della normativa vigente.
03. Prima di sottoscrivere un nuovo account e-mail o di riempire un form con i propri dati personali, controllare sempre le cosiddette policy dei siti web (in pratica, le regole di comportamento) per quanto riguarda la privacy. È importante che siano previste misure di tutela dei dati personali.
04. Al momento di sottoscrivere servizi su Internet, prestare attenzione alle opzioni, di solito evidenziate con caselle o con menù a discesa. Infatti, può accadere che di "default" (cioè come impostazione generale) le opzioni selezionate prevedano l'invio di posta con informazioni pubblicitarie da parte di terzi, oppure la pubblicazione dell'indirizzo email dell'utente in liste o archivi. In questi casi, rimuovere il "segno di spunta"; qualora non fosse possibile modificare le impostazioni, ponderare bene la sottoscrizione.
05. Usare sempre filtri anti-spam, sia nel client usato (cioè nel programma installato sul computer), sia nei servizi esterni. Se possibile, etichettare sempre i messaggi spazzatura come spam o junk mail, in modo da "istruire" il proprio client o da rendere più efficiente l'azione di filtraggio da parte del servizio esterno (GMail, Yahoo, Hotmail, ecc.).
06. Non rispondere mai, nel modo più assoluto, ai messaggi con le caratteristiche dello spam. Inoltre, non cliccare mai sui link presenti nelle stesse email, poiché tali azioni rapprsenterebbero una conferma di validità per gli spammers. Oltretutto, i link all'interno delle e-mail possono costituire una trappola per condurre l'utente verso siti malevoli. Infine, quale ulteriore precauzione, disabilitare - se possibile - la visualizzazione delle immagini: se una immagine contenuta in un messaggio di spam venisse visualizzata, il server su cui essa risiede registrerebbe l'azione, confermando che il destinatario del messaggio esiste ed è attivo.
07. Disabilitare l'opzione di download automatico della grafica nelle e-mail in formato HTML, in modo da evitare di confermare al mittente che la casella email del destinatario è attiva. Pertanto, si consiglia di scegliere la visualizzazione delle email nel formato testuale; sarà meno attraente, ma è di sicuro meno rischioso. Se un indirizzo email diventa preda degli spammers, è quasi impossibile arrestarne la diffusione, poiché gli indirizzi - soprattutto quelli convalidati - sono scambiati e venduti in modo massivo.
08. Sottoscrivere più di un account di posta elettronica, riservando il proprio indirizzo principale alle comunicazioni sicure (familiari, lavoro, ecc.). I servizi che offrono caselle di posta elettronica gratuite sono numerosi. In caso di sottoscrizione di account, si consiglia di avvalersi delle società più serie, con un nome ed un marchio da difendere; ad esempio, GMail (di Google), oppure Yahoo, oppure HotMail (di Microsoft).
09. Se non crea eccessivi problemi e se il sito presso cui ci si registra non offre garanzie di serietà sufficienti, è possibile utilizzare servizi che offrono account email temporanei, della durata di pochi giorni o di una settimana. Sono comodi ed abbastanza efficienti. Attenzione, però: a volte questi servizi richiedono una casella email valida; in questo caso, si potrebbe indicare un account Yahoo (ad esempio) aperto in precedenza, preservando l'indirizzo email "ufficiale".
10. Evitare di inviare messaggi a proprie mailing-list di amici e conoscenti. Se è necessario spedire molti messaggi, assicurarsi sempre di utilizzare l'opzione "carbon copy" o "email nascosta" (le diciture sono varie), in modo da preservare la privacy propria e quella dei destinatari. Si tenga comunque presente che, nel caso delle mailing-list, è necessario inviare un messaggio a se stessi (o, meglio, ad un proprio account di posta) per tutelare la riservatezza dei destinatari. Poiché la fretta gioca spesso brutti scherzi, procedere all'invio soltanto dopo essersi accertati che le opzioni di protezione siano state attivate. Infine, fare attenzione quando si utilizza il pulsante "rispondi al mittente" (può avere diverse forme e diciture), perché in caso di distrazione si corre il rischio di spedire il messaggio a molti e sconosciuti destinatari.
|
|