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Le risposte ai quesiti Ici pubblicati nel forum fiscale
Accertamento per immobile costituito da due unità abitative
Quesito inviato da Anna in data 24 giugno 2002.
Sono comproprietaria al 50% di un immobile costituito di 2 appartamenti censiti come sub 1 e 2. Entrambi sono abitati (residenza e dimora) da me al sub 1 e da mio fratello al sub 2. Ho sempre calcolato l'Ici sull'intero immobile considerandolo abitazione principale ed effettuato versamenti separati.
L'Uff.Tributi ci ha inviato un accertamento (anni 1998-2000) ed ha applicato l'aliquota per abitazione principale solo sull'appartamento sub 1 (4,5%)e l'aliquota maggiorata (6%)sull'appartamento sub 2.
Ho sempre sbagliato? Quale detrazione sull'abitazione principale mi spetta? 200.000 o metà importo?
Inoltre, per quanto riguarda il 1998, il Comune ha indicato come base imponibile la rendita che mi è stata attribuita l'anno successivo e notificata in giugno. Come mi devo comportare?
Per l'anno 1999 va comunque applicata la rivalutazione del 5% ?
Risposta inviata da Alex (redazione Dossier.Net) in data 27 giugno 2002.
Nel quesito non dice se i due appartamenti sono in comproprietà al 50% con suo fratello, perché in tal caso sia lei che suo fratello hanno diritto all'aliquota ridotta e all'intera detrazione previste per l'abitazione principale. Dovranno però pagare l'imposta in base all'aliquota ordinaria del 6 per mille per il 50% dell'altro immobile, se il Comune non ha adottato nel proprio regolamento la norma di cui all'art. 59, comma 1, lettera e), del Dlgs 446/97, che considera abitazioni principali, con conseguente applicazione dell'aliquota ridotta, quelle concesse in uso gratuito (comodato) a parenti in linea retta fino al 2° grado.
Le rendite catastali notificatile a giugno del 1999 devono essere rivalutate del 5%.
Ici per box in assegnazione da cooperativa
Quesito inviato da Matteo in data 24 giugno 2002.
Sono socio di una cooperativa edilizia che ha costruito dei box sotterranei su concessione del Comune di Milano, che rimane ufficialmente il proprietario del terreno e dei box. La cooperativa ne ha l'uso esclusivo in concessione per 60 anni, e trasferisce tale concessione d'uso ai suoi soci tramite assegnazione.
Ora il box, che ho interamente pagato, mi è stato consegnato "a titolo provvisorio", in attesa della stipula dell'atto notarile definitivo. E' comunque terminato ed utilizzabile già d'ora.
Ora la cooperativa dice che devo pagare l'Ici a partire dalla data di consegna, seppur provvisoria.
Mi chiedo: è corretto, visto che:
- non c' è stato ancora "rogito" ufficiale;
- il proprietario rimane comunque il Comune, mentre io ho solo una "concessione d'uso"?
Risposta inviata da Silvia in data 25 giugno 2002.
1. La dottrina prevalente ritiene che l'assegnatario assuma la veste di soggetto passivo Ici anche per il periodo antecedente alla stipula dell'atto notarile di assegnazione rilevando che, in questo periodo, esiste un diritto paragonabile a quello di abitazione (v. anche R.M. 15 settembre 1976, n. 10/9).
2. Esatto, il proprietario rimane il Comune.
Cos'è un lotto minimo
Quesito inviato da Rosanna in data 26 giugno 2002.
Cosa s'intende per lotto minimo?
Di quanti metri quadri deve essere un lotto per potersi definire tecnicamente tale ed essere tassabile?
Risposta inviata da Puccio in data 26 giugno 2002.
Il termine lotto minimo è indicato urbanisticamente come quella superficie minima al di sotto della quale non è concesso intervento edilizio.
Qualora un lotto per la sua conformazione non permetta l'edificazione (ad esempio, distanze dai confini) o non possa trasferire la sua potenzialità edificatoria su altro lotto attiguo risulta di fatto inedificabile e pertanto non soggetto all'imposta.
Trasferimento giudiziale della proprietà dell'immobile
Quesito inviato da Enzo in data 26 giugno 2002.
Sono entrato in possesso di un appartamento nel 1994, ma per una serie di vicissitudini sono entrato in causa con la ditta costruttrice, quindi non è mai stata fatta una trascrizione pubblica dell'immobile ma solo una scrittura privata appunto nel 1994.
Nel dicembre scorso, il giudice ha sentenziato e validato il trasferimento della proprietà, ritenendo pienamente valida la scrittura privata del 94. Ha ordinato alla cancelleria del tribunale di far eseguire la scrittura pubblica che ad oggi non è stata ancora fatta. Infatti l'appartamento risulta ancora intestato alla ditta costruttrice. In questo caso devo o no considerarmi proprietario ai fini Ici?
Risposta inviata da Berardo in data 27 giugno 2002.
Con la sentenza giudiziale che ha accertato la validità della scrittura privata e quindi il trasferimento della proprietà dell'immobile, lei deve considerarsi proprietario ai fini Ici, anche se finora non è stato provveduto alla trascrizione dell'atto ai sensi del comma 1 dell'art. 2645-bis del codice civile.
Agevolazione per immobile concesso in uso gratuito
Quesito inviato da Ingri in data 26 giugno 2002.
Sono comproprietario al 33% con mia madre e mia sorella di un appartamento . Mia madre è ospite di un istituto per anziani;il comune ove è situato l'immobile ha stabilito che per mia madre venga riconosciuta una aliquota agevolata e naturalmente la detrazione considerandola abitazione principale. Io e mia sorella abitiamo in due diversi appartamenti per i quali godiamo delle facilitazioni come abitazioni principali(aliquota agevolata e detrazione). Per la parte di nostra proprietà di quell'appartamento possiamo anche noi applicare l'aliquota agevolata?
Risposta inviata da Alex (redazione Dossier.Net) in data 27 giugno 2002.
Lei e sua sorella possono usufruire dell'aliquota agevolata per la quota di proprietà dell'appartamento concesso in uso gratuito alla loro madre, purché il Comune abbia adottato nel proprio regolamento la norma che considera abitazioni principali quelle concesse in comodato a parenti in linea retta fino al 1° grado (genitori, figli).
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