LE RISPOSTE FORNITE AI QUESITI ICI PUBBLICATI NEL FORUM FISCALE
Le risposte ai quesiti Ici pubblicati nel forum fiscale
Fabbricati rurali esenti dall'Ici

Quesito inviato da Jessica in data 23 aprile 2002.
I fabbricati rurali, accertate le condizioni di ruralità, sono soggetti a Ici? Se sì, hanno agevolazioni?

Risposta inviata da Silvia in data 24 aprile 2002.
I fabbricati rurali non sono soggetti ad imposizione nella loro qualità di "fabbricato", in quanto il relativo reddito è ricompreso nel reddito dominicale del terreno cui sono asserviti. Chiaramente, per essere considerati rurali, devono essere presenti tutti i requisiti necessari per il riconoscimento della ruralità: requisito soggettivo, requisito di utilizzo, requisito oggettivo, requisiti fiscali del soggetto che conduce il fondo (v. art. 9 D.L n. 557/93 convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 133/94).
A prescindere dai requisiti suindicati risultano poi esenti dall'Ici anche le costruzioni strumentali all'attività agricola come indicato dall'art. 3-bis del D.P.R. n. 139/98.

Risposta inviata da Claudia in data 26 aprile 2002.
Bisogna precisare che il fabbricato rurale in quanto tale, rendita assieme al terreno, non esiste più. Il D.L. 90/90 ha stabilito l'iscrizione al Catasto dei Fabbricati di tutti i fabbricati, rurali e non. Prova ne è che l'attuale Agenzia del Territorio al fine di avere un quadro completo di tutti i fabbricati, ha proceduto ad accatastamenti automatici con rendita pendente che diventa definitiva dopo un anno dalla notifica. Per il riconoscimento della ruralità occorre poi esperire apposita procedura.

Risposta inviata da Silvia in data 02 maggio 2002.
Alla precisazione di Claudia mi permetto di aggiungere che il Ministero delle Finanze con circolare n. 50/E del 20 marzo 2000 recante "Imposte di registro, sulle successioni e donazioni ed Imposta Comunale sugli Immobili - Criteri di valutazione dei fabbricati rurali", ribadisce che il reddito dominicale riferito al terreno comprende in sé anche la potenzialità reddituale espressa dal fabbricato rurale. E' questo il c.d. "principio automatico di valutazione" e proprio in questo principio risiede la ratio che legittima l'esenzione dall'imposta comunale sugli immobili di tutti i fabbricati rurali. In caso contrario si dà adito ad una situazione di doppia imposizione con grave pregiudizio per l'intera attività impositiva dei comuni.



Imposta erroneamente versata ad un altro Comune

Quesito inviato da Iris in data 24 aprile 2002.
Fino a che data è possibile richiedere lo storno del pagamento delle imposte per gli anni dal 1993 al 2001, erroneamente versate ad un Comune diverso?

Risposta inviata da Claudia in data 26 aprile 2002.
Il termine prescrizionale, che in questo momento non ricordo, ma comunque non rileva, inizia a decorrere da quando poteva essere fatto valere. Nel caso di specie potrebbero profilarsi 2 soluzioni:
- la prima consiste nell'inoltrare istanza di rimborso al Comune incompetente facendo espressamente riferimento alla circostanza (per la prescrizione) che solo ora ci si è avveduti dell'errore, magari dopo un avviso di liquidazione dal proprio comune. Il Comune incompetente avrebbe dovuto liquidare le imposte a tempo debito e chiedere alla contribuente il perché del versamento se in quel territorio non possedeva immobili, e dunque procedere al rimborso in quanto il pagamento era indebito.
- la seconda consisterebbe nel chiedere al comune di appartenenza un riversamento da cassa a cassa.



Ici ed eredità giacente

Quesito inviato da Paolo in data 25 aprile 2002.
Il curatore di un'eredità giacente deve pagare l'Ici sugli immobili che formano l'eredità stessa?
Il comune del luogo in cui si trovano gli immobili è legittimato ad inviare avvisi di liquidazione o di accertamento?

Risposta inviata da Alex (redazione Dossier.Net) in data 30 aprile 2002.
Il curatore dell'eredità giacente ha l'obbligo di pagare l'Ici sugli immobili che formano l'eredità (artt. 529 e 530 del codice civile) e il Comune, nel cui territorio insistono gli immobili oggetto di tassazione, è legittimato a richiedere il pagamento del tributo.



Interessi legali sull'Ici non versata

Quesito inviato da Fabio in data 25 aprile 2002.
Un avviso di accertamento relativo al 1998 ricevuto a gennaio 2002 richiede gli interessi calcolati al 2,5% per ogni semestre fino a tutto il 2001. E' corretto l'avviso?
Mi pare che dal 2001 (o forse anche dal 2000, gli interessi dovrebbero essere del 3,5% all'anno; cioè secondo me l'avviso dovrebbe comprendere interessi al 2,5% semestrale per le annate 99 e 2000 ed al 3,5% annuale per il 2001.
Sbaglio?
Mi farebbe comodo un riferimento alla legge che prevede i tassi da applicare agli importi arretrati e la loro decorrenza.

Risposta inviata da Berardo in data 27 aprile 2002.
L'art. 17 della legge n. 146/98 ha reso applicabile anche ai tributi locali la misura degli interessi stabilita per le imposte erariali. Di conseguenza, con effetto dal primo giorno successivo al compimento del semestre in corso alla data del 15 maggio 1998 (entrata in vigore della legge), vale a dire dal 1° luglio 1998, la misura degli interessi moratori sulle somme dovute per imposta è passata dal 7% al 2,5% per ogni semestre compiuto.



Sono agevolati i terreni agricoli posseduti e condotti direttamente

Quesito inviato da Luigi in data 25 aprile 2002.
Un insegnante di età non superiore a 55 anni, che è anche iscritto al Collegio dei periti agrari come professionista e coltiva personalmente terreni di cui è in possesso, sia personali che del nucleo familiare, possedendo i requisiti di cui all'art. 6 e 7 della legge 203/1982 riveste la qualifica soggettiva di coltivatore diretto? e se sì, tali terreni posseduti e coltivati dallo scrivente sono esentati dall'Ici?

Risposta inviata da Claudia in data 26 aprile 2002.
Ai fini dell'esenzione occorre guardare prima di tutto se i terreni ricadono in territorio prevalentemente montano, nel qual caso sono esenti certamente. Ai sensi della normativa Ici, puoi fare riferimento alla risoluzione del ministero delle Finanze n. 139/E del 25.08.1999. Si considerano coltivatori diretti o imprenditori agricoli a titolo principale solo le persone fisiche (con espressa esclusione delle società) iscritte negli appositi elenchi comunali ex art. 11 L. n. 9 del 9.1.63 (SCAU) o in quelli dell'Inps.