Musica a plettro ad Ala (Trento)

Aperto da Amministratore, 04 Ottobre 2006, ore 19:57:21

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Musica a plettro ad Ala (Trento)
Giacomo Sartori: suoni ed immagini nel 60° anniversario (1860 - 1946)

La Federazione Mandolinistica del Trentino-Alto Adige ed il Comune di Ala, con il patrocinio della Cassa Rurale Bassa Vallagarina, hanno promosso l'organizzazione di due concerti in omaggio al compositore alense Giacomo Sartori nel 60° anniversario della scomparsa (nacque ad Ala l'8.3.1860 e morì a Trento il 25.3.1946), noto compositore di musica per gruppi ed orchestre a plettro fra la fine dell'800 e l'inizio del '900, definito dalla critica "il Lehar del mandolino" , le cui musiche ancora oggi sono suonate in Italia, ma soprattutto all'estero. Ai due eventi musicali si aggiunge anche una mostra presso la Biblioteca Comunale di Ala, intitolata "Giacomo Sartori e il suo pubblico: immagini, parole, ricordi" che sarà aperta dal 16 al 22 ottobre il lunedì dalle ore 14 alle 18, dal martedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 12 e dalle ore 14 alle18.

Il primo concerto si terrà sabato, 21 ottobre 2006, alle ore 21.00 al Teatro "Giacomo Sartori" di Ala, e vedrà protagonista l'Orchestra Mandolinistica "Euterpe" di Bolzano diretta dal prof. Ugo Orrigo e che proporrà diversi brani del maestro alense. L'orchestra a plettro bolzanino fu fondata un anno dopo la morte di Sartori e ha sempre avuto nel proprio repertorio concertistico le sue musiche.
In programma, fra gli altri brani, anche la fantasia "Armonie Alpine", che, curiosamente, nella stessa giornata di sabato 21 sarà uno dei tre brani del gran concerto finale "en masse" a Louisville nel Kentucky (Usa), dove quest'anno si tiene la convention della Classical Mandolin Society of America (Cmsa).

Nel secondo concerto, che si terrà domenica, 22 ottobre 2006, alle ore 11.30 presso la sala "Coser" della Biblioteca Comunale suonerà il Quartetto "Eterardi" di Bolzano che chiuderà anche ufficialmente la mostra dedicata a Sartori.


Nota biografica di Giacomo Sartori

Giacomo Sartori (nato ad Ala l'8.3.1860 e morto a Trento il 25.3.1946). Compositore, organista, maestro di banda, direttore d'orchestra. Figlio di Domenico, barbiere, e di Edvige Lutteri. Avviato alla professione paterna, iniziò a suonare il mandolino da autodidatta, scrivendo la sua prima composizione a 18 anni. Nel marzo del 1881 si iscriveva quale "apprendista di violino" alla Società Musicale di Ala. Approfondì quindi gli studi musicale a Rovereto, allievo di Tito Brogialdi per il violino e Giovanni Toss per la composizione. Ad Ala, dove continuava a risiedere, divenne ben presto l'animatore della vita musicale cittadina prestandosi spesso, in sostituzione dei maestri titolari, alla direzione ed istruzione degli allievi nella Banda sociale e suonando l'organo della parrocchiale. La prima esibizione pubblica nota risale al 26 gennaio del 1888 nella sala della Filarmonica ad Ala, interprete al violino di una fantasia da "Roberto il Diavolo" di G. Meyerbeer con Lorenzo Frelich al pianoforte. Nel 1889 si sposava con Elvira Wagmeister di Appiano dalla quale ebbe quattro figli. La prima guerra mondiale lo vide profugo a Verona, dove suonò spesso quale primo violino in concerti sinfonici. Finita la guerra, nel 1919 non ritornò ad Ala, ma si trasferì a Trento presso la figlia, dedicandosi completamente alla musica. Qui fino al 1938 diresse, al posto di Vigilio Kirchner, il complesso orchestrale mandolinistico "Club Armonia" esibendosi in molti centri del Trentino-Alto Adige e in varie città d'Italia. Perfetto conoscitore degli strumenti a plettro cominciò a scrivere per mandolini e chitarre (da soli, in quartetto o in gruppi orchestrali) una serie di composizioni stampate con regolarità soprattutto sul giornale torinese "Il Mandolino", dal 1894 al 1939, e sulle pagine del milanese "Mandolinista italiano". I suoi lavori (per i quali risultò ben sette volte vincitore di concorsi) si affermarono in tutto il mondo. Numerosi clubs mandolinistici esteri vennero intitolati al suo nome al quale si aggiunse la specificazione di "Lehar del mandolino". Destinate ai numerosi complessi di dilettati degli strumenti a plettro, largamente diffusi in tutta Europa fino alla seconda guerra mondiale, le sue musiche rispettano la tradizione melodico-popolare italiana con venature malinconiche nelle "elegie" e "serenate", leggerezza e brio nei ballabili, nel segno, sempre, di una immediata godibilità. Particolarmente famoso divenne nel Trentino l'"Inno di Katzenau"; altri inni furono scritti per il Veloce Club, il Club Armonia, e, già nel 1900, per le Fiamme Gialle di Verona (l'"Inno al Finanziere"). In segno di omaggio la città di Ala gli ha dedicato il proprio Teatro.

129 partiture in : "Il Mandolino", Torino, Giovanni Monticone, 1894 - 1939 ; 9 per mandolino e chitarra, 43 per quartetto, 13 per orchestrina a plettro, 7 per chitarra sola, 1 per due chitarre con mandoloncello, 56 per due mandolini e chitarre ; fra questi 41 valzer, 13 marce, 13 mazurke, 3 fox-trot, 10 serenate, 2 tanghi, 1 java, 13 polche, ecc. spesso con titoli di fiori. 31 partiture tra le quali 14 fra fantasie, valzer, marce, ecc. publicate in Svizzera, Luchsingen, C. Notari (in "Mandolinismo"), 6 a Milano, A. Monzino e Garlandini (in "Il Mandolinista italiano") e 11 in edizioni varie, fra cui Trento (G. Migliarini e M. Gottardi) e Firenze (A. Farlivesi e C.). Composizioni musicali, già presso gli eredi, donate alla Biblioteca comunale di Ala nel 1990 : 15 riduzioni da opere celebri - "Ave Maria" a 2 voci (Pinè, settembre 1944) - 2 "Serenate" per 2 mandolini e 2 chitarre per la commedia "Vecie storie" di Dante Sartori - "Al Bambino Gesù" per voce e armonio (1942) - "Il temporale" per canto e armonio (novembre 1906) - brani senza titolo per armonio o organo.

Informazioni provenienti dalla Federazione Mandolinistica del Trentino-Alto Adige.