Forum di Poesia AltraMusa - Dialogando

I forum di AltraMusa => Piccolo salotto letterario => Notizie e opinioni => Discussione aperta da: giordano il 18 Marzo 2010, ore 03:01:07

Titolo: linguaggio impoverito, morte delle prole, la cura? La poesia
Inserito da: giordano il 18 Marzo 2010, ore 03:01:07
Mi embra che le parole diminuiscano, un linguaggio semplificato cme quello pubblicitario, o aggressivo com quello del'informazione
impoveriscono il nostro modo di esprimersi.
Che ne pensate?
Anche con contributi in versi.
ecco il mio:

Babele silenziosa

Tristemente soffocate dal silenzio
Non nascono più parole sulle labbra
Ne restano poche a vivere tra noi
Solo gracili resti , poco senso, poca
carne. Morte le parole tacciono
i pensieri. I sogni restano alla notte,
gli incubi al giorno. Abitiamo una
Babele silenziosa, squassata dalla vita
Che lenta la distrugge, senza che si levi
una voce. Babele silenziosa la nostra,
di un silenzio assordante. Parlano
i cretini, gridano i noiosi,
i violenti sono maestri porci ci insegnano
a vivere in questa Babele cretina
pronta al crollo che la seppellirà
senza una lacrima. Dopo, finalmente ,
dalle macerie, in  un silenzio rigeneratore
Si potranno levare nuove parole
Nate da un popolo meticcio,
e meticcie saranno
E i sogni torneranno al giorno
e le visioni alla vita
Titolo: Re: linguaggio impoverito, morte delle prole, la cura? La poesia
Inserito da: Argia Parodia il 19 Marzo 2010, ore 23:38:27
Le parole sono cose vive, quindi nascono e poi muoiono quando hanno smesso di rappresentare l'oggetto o la funzione per la quale erano state coniate.
La sciatteria del linguaggio comune, sia orale che scritto, è invece una questione più complessa e in parte la tua poesia la spiega bene.