per C. A. - Aggiornamento da gorgia

Aperto da gorgia, 31 Marzo 2009, ore 09:50:26

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gorgia

CIAO, C. A.!
Come vedi, i benefattori spariscono, ma gli scocciatori si rifanno sempre vivi.
Spero che tu ti ricordi di me: abbiamo avuto lunghe discussioni a partire dal novembre scorso sul problema ICI e terreni edificabili.
Riepilogo brevemente.
Ho ricevuto nel novembre scorso un avviso di accertamento(per Ici 2006) da parte del comune relativo ad un terreno divenuto edificabule definitivamente nel luglio 2006.
Nonostante le stranezze legate a questo accertamento, dopo un primo incontro con i funzionari del comune, prima della scadenza dei 60 giorni, ho inoltrato richiesta di accertamento con adesione, esattamente il 9 gennaio 2009, come previsto dal regolamento ICi del Comune.
Siamo quasi alla scadenza dei 90 giorni (8 aprile ?) e il Comune non mi ha ancora convocato, nonostante un mio sollecito di una ventina di giorni fa.
Che devo fare?
Che mi succede se i termini scadono?
Passati i 90 giorni sono esentato dal pagare o mi viene solo reso impossibile il ricorso alla Commissione tributaria provinciale?
Ti ringrazio.

C.A.

Se non vieni convocato sicuramente il comune non sta adempiendo a quanto la normativa gli impone, ma le 'conseguenze' di tale azione difficilmente ti esentano dalla necessità di difenderti dal provvedimento. Ti consiglio pertanto di dare un' "ultimatum" al comune o altrimenti proporre ricorso entro i termini..

gorgia

Ti ringrazio per la pronta risposta.
Avevo già sollecitato verbalmente gli uffici del Comune circa un mese fa, visto che la normativa prevede la convocazione per il contraddittorio, in caso di richiesta di accertamento con adesione, entro 15 gg. dall'inoltro della domanda (fatta in data 09 gennaio 2009).
Comunque, seguendo il tuo consiglio, ho inviato una e-mail al titolare dell'ufficio tributi del Comune, il quale mi ha, candidamente, risposto, in data 03 aprile 2009, in questi termini: "Gentile Sig. ..., La domanda di accertamento con adesione è stata ricevuta nel termine di legge; le confermiamo che provvederemo alla convocazione del contraddittorio che avverrà senza alcun pregiudizio dei suoi diritti .

COMUNE DI ....
Ufficio Tributi
f.to ....."


Considerato che i 90 giorni fissati dalla normativa scadranno il 9 aprile prossimo, cioè tra 5 giorni, la convocazione per il contraddittorio, anche se fatta oggi stesso, non potrà avvenire prima di tale data.
Mi domando:
1) In caso di non accordo al momento del contraddittorio, non mi sarà così preclusa la possibilità di ricorso alla Commissione tributaria provinciale?
2) In tal caso potrei rivolgermi al difensore civico o a chi altro per denunciare il danno arrecatomi?
3) Considerato che, come spero tu ricordi, l'accertamento relativo al 2006, per i terreni divenuti definitivamente edificabili nel luglio di quello stesso anno, è stato inviato solo a coloro che, sempre nel 2006, hanno venduto, il difensore civico potrebbe essere contattato per segnalare la incomprensibile diversità di trattamento tra contribuenti?

Grazie e cari saluti.


C.A.

1) In caso di non accordo in adesione, scaduti i 90 giorni ripartono i residui termini dell'accertamento iniziale (per fare un'esempio, trascorsi 40gg dalla notifica iniziale tu hai proposto adesione, fermando i termini e facendo partire i 90gg. Allo scadere dei 90gg ripartono i residui 20gg relativi ai termini originari di notifica), scaduti anche i quali contro l'avviso non è più possibile ricorrere in commissione.
2 e 3) Puoi rivolgerti al difensore civico o al garante dei diritti del contribuente della tua regione (cosa più consigliata, in quanto è un vero e proprio ente preposto al controllo di queste situazioni). Attenzione però perchè essi non hanno alcuna possibilità di annullare gli avvisi o darti facoltà di proporre ricorso anche oltre ai termini.

In sintesi il mio consiglio è questo: proponi immediatamente ricorso in comune. Avrai poi 30gg di tempo per notificarne una copia alla commissione tributaria e far partire l'iter del giudizio: usa quei 30gg per preparare l'esposto al garante e al difensore civico, e metti tutto davanti al comune prima di spedirlo. In questo modo puoi provare a transare un'accordo meno oneroso che non il pagare l'avviso così come ti è stato notificato.

Ovviamente ti consiglio anche, prima di percorrere questa via, di pensare all'alternativa: pagare l'avviso entro i termini (fruendo della riduzione delle sanzioni), e scrivere comunque al difensore civico e al garante. Non ti farà probabilmente riavere i tuoi soldi ma un po'di grane potrebbe procurarne all'ufficio. Un'ultima cosa: a livello 'politico' non è possibile interessare qualche assessore/sindaco/vicesindaco al fatto che l'ufficio, tenuto a invitarti entro 15 giorni, dopo 85gg non s'è ancora fatto sentire? Se è anno di elezioni nel tuo paese (come in molti altri) a qualcuno potrebbe interessare un po'di 'pubblicità' sul 'polso duro' contro l'inerzia dei dipendenti comunali....

Infine ti ricordo che al comune non è data facoltà alcuna di sospendere o prorogare i termini di proposizione del ricorso; il comune può al massimo sospendere i termini del pagamento degli avvisi.

Ciao e buona fortuna!