DETRAZIONE ABITAZIONE PRINCIPALE

Aperto da andy, 17 Dicembre 2002, ore 16:48:46

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andy

Buon pomeriggio  a tutti,ho un quesito da porre,potra'sembrare una pignoleria ma e'per me essenziale darvi una risposta per una questione di chiarezza:
facendo il calcolo dell'imposta x abitazione principale con il calcolo
automatico di questo sito ho notato un incongruenza.
La detrazione x abitazione principale calcolata per due
contitolari risulta,per gli importi dispari, sommando gli importi previsti per ciascuno dei due bollettini superiore a quella spettante.Tale questione,sempre per gli importi di detrazione dispari,si presenta anche per un solo contribuente in sede d'acconto.
Es.
detrazione abitaz.principale=103,29
103,29/2=51,645 che va arrotondato

Il problema e'che se arrotondo a 51,65 per entrambi i bollettini alla fine
i due contitolari avranno beneficiato per quell'appartamento di una detr.
pari a 103,30 e non 103,29.
Io penso che invece la sommatoria delle quote di detrazione spettanti ai singoli comproprietari non possa sforare quella spettante sull'appartamento
e quindi sarei dell'idea di inserire su di un bollettino 51,65 e su un altro 51,64 in maniera da rispettare l'importo di 103,29.
QUAL'E'LA SOLUZIONE PIU'RISPETTOSA DELLA NORMATIVA?Io credo che si debba seguire lo stesso procedimento dell'imposta netta da pagare,cioe'se io debbo ,faccio lo stesso es.,103,29 allora come acconto verso 51,65 e saldo 51,64,non verso 51,65 due volte.
QUAL'E'IL CONSIGLIO?
Grazie                                                                                                                                                  

webmaster

CitazioneBuon pomeriggio  a tutti,ho un quesito da porre,potra'sembrare una pignoleria ma e'per me essenziale darvi una risposta per una questione di chiarezza:
facendo il calcolo dell'imposta x abitazione principale con il calcolo
automatico di questo sito ho notato un incongruenza.
La detrazione x abitazione principale calcolata per due
contitolari risulta,per gli importi dispari, sommando gli importi previsti per ciascuno dei due bollettini superiore a quella spettante.Tale questione,sempre per gli importi di detrazione dispari,si presenta anche per un solo contribuente in sede d'acconto.
Es.
detrazione abitaz.principale=103,29
103,29/2=51,645 che va arrotondato

Il problema e'che se arrotondo a 51,65 per entrambi i bollettini alla fine
i due contitolari avranno beneficiato per quell'appartamento di una detr.
pari a 103,30 e non 103,29.
Io penso che invece la sommatoria delle quote di detrazione spettanti ai singoli comproprietari non possa sforare quella spettante sull'appartamento
e quindi sarei dell'idea di inserire su di un bollettino 51,65 e su un altro 51,64 in maniera da rispettare l'importo di 103,29.
QUAL'E'LA SOLUZIONE PIU'RISPETTOSA DELLA NORMATIVA?Io credo che si debba seguire lo stesso procedimento dell'imposta netta da pagare,cioe'se io debbo ,faccio lo stesso es.,103,29 allora come acconto verso 51,65 e saldo 51,64,non verso 51,65 due volte.
QUAL'E'IL CONSIGLIO?
Grazie


La regola da seguire, in ossequio alla normativa vigente, è quella dell'arrotondamento al centesimo. I nostri programmi per il calcolo automatico sono stati realizzati proprio tenendo conto di quanto disposto dal legislatore, anche se da un punto di vista meramente matematico possono risultare lievi incongruenze, come nel caso prospettato.
Una eventuale sanzione, nella circostanza descritta, non è assolutamente ipotizzabile.
Giova inoltre ricordare che numerosi Comuni hanno stabilito come detrazione ordinaria la somma di euro 103,30.


Il webmaster                                                                                                                                                  

andy

Se ho ben capito l'applicazione alla lettera della regola dell'arrotondamento puo'portare a incongruenze di versamento imposta.
In pratica non posso che dividere l'importo da detrarre e da versare in due valori uguali da arrotondare entrambi fregandomene di quello che esce dalla somma dei due valori arrotondati.
Mi sembra strano e ingiusto che se debbo pagare un'ici annuale pari a 103,29,faccio lo stesso esempio,mi trovo a pagare 103,30 per via degli arrotondamenti automatici e fuorvianti rispetto la somma dovuta a questo punto.E lo stesso discorso vale per la detrazione.
Es.Se io ho un ici lorda pari a 317,24 e una detrazione pari  a 103,29 l'ici netta dovuta e'pari a 213,95.
In sede di acconto versero'317,24/2=158,62 - 103,29/2=51,65 per un totale di=106,97
in sede di saldo dovro'versare 317,24 - 103,29-106,97=106,98
i due importi sommati corrispondono a 213,95
Capisco che e'questione di centesimi e quindi irrilevante,ma la ritengo una questione di metodo:a mio avviso l'arrotondamento non ha un ruolo attivo,cioe' non deve ne'aggiungere ne'togliere alcunche'.
E questo vale sia per l'imposta da versare,sia per la detrazione da considerare:d'altronde in sede di saldo si parla di scorporo dell'acconto,non di semplice divisione x 2 e quindi anche matematicamente ritengo l'arrotondamento automatico dettato dalla divisione degli importi forzato ed illogico.
Alcuni comuni purtroppo continuano ad adoperare per le detrazioni la triste cifra di 103,29:la mia idea e'quella di eliminare i centesimi
Vorrei un secondo parere se fosse possibile