Base imponibile risultante dalle scritture contabili

Aperto da ALI, 21 Gennaio 2008, ore 10:42:07

Discussione precedente - Discussione successiva

ALI

Se una società dichiara ai fini I.C.I. un immobile, classificabile nella categoria catastale D, sprovvisto di rendita, dichiarato ai fini I.C.I. con la base imponibile risultante dalle scritture contabili ai sensi dell'art. 5, comma 3, del D. Lgs. 30.12.1992, n. 504 e per gli anni di competenza (2002, 2003, 2004 e 2005) si è regolarmente provveduto al pagamento del tributo in questione  assumendo erroneamente quale base imponibile un  dichiarato errato.
Pertanto a seguito del  valore contabile errato, per di più  dichiarato ai fini I.C.I.,  si è versata una maggiore imposta .
     Per tutto ciò si ha il diritto al rimborso delle somme versate in eccedenza? oppure il Comune competente può contestare tale richiesta visto  che il versato, ai fini ICI dal 2002 al 2005, corrisponde con i dati dichiarati ?

C.A.

Il comune deve anche, oltre a verificare la corrispondenza fra importo dichiarato e importo versato, accertare che la dichiarazione corrisponda al vero. Quindi ovviamente se per errore di compilazione della dichiarazione l'azienda ha sempre versato un importo maggiore al dovuto ha diritto a presentare una richiesta di rimborso. Ovviamente quando si parla di libri contabili la faccenda e' oggettivamente piu' complicata, il comune dovrebbe verificare il libro contabile della societa', rivalutare tutte le spese sostenute per il fabbricato (dall'acquisto del terreno, alle fatture dell'imbianchino e dell'elettricista) in base all'anno per il quale sono state contabilizzate con i coefficienti stabiliti a livello nazionale.