Validità Notifica avviso di accertamento ICI

Aperto da Giorgio, 21 Ottobre 2002, ore 18:23:14

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Giorgio

Il comune, in cui è sita un'abitazione di mia proprietà, mi ha notificato un avviso di accertamento ICI per omessa dichiarazione relativa all'anno 1995.
La notifica è stata fatta mediante deposito della copia del suddetto avviso nella casa comunale (albo del Comune) per il periodo dal 21/12/2001 al 29/12/2001, in quanto irreperibile (Art. 60 lett. e D.P.R. 29/09/1973 n. 600). Premetto che vivo all'estero.
Successivamente a mezzo racccomandata AR spedita in data 07/10/2002 ricevo la notifica con l'avviso di pagamento.
Qual'è la data di notifica valida?                                                                                                                                                  

Fausto (redazione D.N.)

CitazioneIl comune, in cui è sita un'abitazione di mia proprietà, mi ha notificato un avviso di accertamento ICI per omessa dichiarazione relativa all'anno 1995.
La notifica è stata fatta mediante deposito della copia del suddetto avviso nella casa comunale (albo del Comune) per il periodo dal 21/12/2001 al 29/12/2001, in quanto irreperibile (Art. 60 lett. e D.P.R. 29/09/1973 n. 600). Premetto che vivo all'estero.
Successivamente a mezzo racccomandata AR spedita in data 07/10/2002 ricevo la notifica con l'avviso di pagamento.
Qual'è la data di notifica valida?


A mio avviso, il comportamento del Comune non sembra corretto, in quanto la notificazione degli avvisi e degli altri atti che per legge devono essere portati a conoscenza del contribuente si effettua con le modalità stabilite dall'art. 60, lettera e), del D.p.r. 29 settembre 1973, n. 600, "quando nel Comune nel quale deve eseguirsi la notificazione non vi è abitazione, ufficio o azienda del contribuente".
Nel caso specifico, invece, il contribuente possiede nel territorio del Comune una propria abitazione e l'Ufficio tributi è in grado di conoscere, attraverso l'anagrafe degli italiani residenti all'estero (Aire), l'Ufficio elettorale, il concessionario della riscossione, ecc., il domicilio fiscale del soggetto passivo di imposta, tant'è che il 7 ottobre 2002 gli spedisce l'avviso di pagamento a mezzo di raccomandata a.r., regolarmente ricevuta. In questo caso, l'ente ha giustamente applicato il principio, contemplato nel comma 4 dell'art. 3 del Decreto Legge n. 261 del 1990 (convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 331 del 1990) e nel primo comma del novellato art. 26 del D.p.r. n. 602 del 29 settembre 1973.
A mio parere, la notifica valida è quindi quella inviata a lei il 7 ottobre 2002, che non risulta tempestiva. Pertanto, lei sarebbe legittimato ed eccepire la decadenza dell'atto impositivo riguardante l'omessa dichiarazione Ici relativa all'anno 1995, perché notificato oltre il 31 dicembre 2001, e a chiedere all'Ufficio tributi l'annullamento del provvedimento mediante l'adozione dell'istituto di autotutela.

Fausto (redazione Dossier.Net)                                                                                                                                                  

Giorgio

Grazie Fausto per la tua sollecita risposta al mio quesito "Validità notifica avviso di accertamento ICI", ma leggendo la Circolare n. 16 del 27/01/2000 emanata dal Ministero delle Finanze - Dipartimento delle Entrate, mi è venuto qualche dubbio sull'effettiva validità della data 07/10/2002. Cosa ne pensi?
Grazie Giorgio
                                                                                                                                                 

Fausto (redazione D.N.)

CitazioneGrazie Fausto per la tua sollecita risposta al mio quesito "Validità notifica avviso di accertamento ICI", ma leggendo la Circolare n. 16 del 27/01/2000 emanata dal Ministero delle Finanze - Dipartimento delle Entrate, mi è venuto qualche dubbio sull'effettiva validità della data 07/10/2002. Cosa ne pensi?
Grazie Giorgio


Rimango sempre dell'avviso che il comportamento del Comune non è da ritenersi corretto, anche alla luce della citata circolare ministeriale n. 16 del 27 gennaio 2000. Il Comune impositore, infatti, era ben a conoscenza della residenza all'estero del contribuente e del suo recapito e, quindi, avrebbe dovuto portare ad effettiva conoscenza dell'interessato l'avviso di accertamento Ici entro i termini di decadenza del 31 dicembre 2001 e non dopo quasi dieci mesi.
Inoltre, giova ricordare che le interpretazioni ministeriali diramate con circolari, note o risoluzioni non costituiscono fonte di diritto e non sono vincolanti per i contribuenti e i giudici. Esse non innovano l'ordinamento giuridico ed hanno "una mera finalità di supporto e di consulenza per gli enti locali", come ha avuto modo di affermare lo stesso ministero delle Finanze.

Fausto (redazione Dossier.Net)