Sanzioni per Omessa dichiarazione ICI

Aperto da mabama, 17 Febbraio 2007, ore 12:43:46

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mabama

Situazione:
Il Comune (Ufficio Tributi) mi ha sanzionato per omessa dichiarazione gli anni 2001-2002-2003-2004.
Premessa:
La situazione delle 4 aree (terreni) sono nel PRG e risultano come area verde pubblica, Parcheggio, edificabile, artigianale, tutte facente parti dello stesso foglio e particella catastale (praticamente sono eree vicine confinanti, con diversa destinazione).
Il Comune (Ufficio Tecnico) solo quest'anno (2007) ha esposto insieme alla contestazione arrivatami (raccomandata) la tabella dei valori catastali di ogni area di ogni tipologia con indicato destinazione, valore, vari coefficienti e quant'altro per il calcolo dell'ICI.
L'ufficio competente mi risponde che la sanzione è stata inoltrata in quanto hanno interpretato l'articolo legislativo, deducendo che se il valore dell'immobile è variato rispetto all'anno precedente, l'utente deve fare la dichiarazione ogni anno.
Domanda:
Vorrei cortesemente sapere se posso autotutelarmi contestando ciò che il Comune dichiara.
1)  Una legge può essere applicata se è ad interpretazione? Oppure, se lo è, la contestazione può essere impugnata visto che l'interpretazione valida può anche essere quella del cittadino ? Il Comune infatti dichiara che si sono confrontati con altre amministrazioni e si sono comportate nella stessa maniera, applicando le sanzioni dovute (ciò che io contesto).
2)  A mio parere è giusto che l'omessa dichiarazione mi venga contestata e sanzionata per solo il primo anno (2001) ma non per gli altri anni successivi.
3)  Inoltre, mi domando, come possono sanzionarmi se fino ad oggi non hanno mai esposto i valori venali di mercato in questo territorio comunale(nel comune non c'è mai stata la "RELAZIONE DI STIMA DEL VALORE VENALE DI MERCATO DELLE AREE FABBRICABILI) .
Infatti io ho pagato tutti gli anni un valore fisso, inferiore al contestato perchè per me quest'ultimo non cambiava, e dubito che anche un qualsiasi geometra o studio tecnico associato poteva indicarmi una minima variazione di valore di ogni area non essendoci riferimenti tecnici comunali, penso anche che le minime variazioni del valore venale sarebbero state ignorate da chiunque (nel foglio del riepilogo comunale della contestazione che mi è stata recapitata, la variazione di anno in anno è di qualche centesimo di euro in più, cioè, il valore venale di mercato è di 6,82-7,00-7,15-7,26, praticamente un delta di anno in anno di 18 cent-15 cent-11 cent.
Gradirei una sollecita risposta in quanto i termini di pagamento sono vicini e non potrei usufruire degli sconti sanzionati applicati, inoltre se vi è possibile chiederei che ogni punto sia contestabile con riferimento a D.L.
Grazie per il Vs interesse.
Saluti
Mauro

                                                                                                                                                   

luke67

#1
CitazioneSituazione:
Il Comune (Ufficio Tributi) mi ha sanzionato per omessa dichiarazione gli anni 2001-2002-2003-2004.
Premessa:
La situazione delle 4 aree (terreni) sono nel PRG e risultano come area verde pubblica, Parcheggio, edificabile, artigianale, tutte facente parti dello stesso foglio e particella catastale (praticamente sono eree vicine confinanti, con diversa destinazione).
Il Comune (Ufficio Tecnico) solo quest'anno (2007) ha esposto insieme alla contestazione arrivatami (raccomandata) la tabella dei valori catastali di ogni area di ogni tipologia con indicato destinazione, valore, vari coefficienti e quant'altro per il calcolo dell'ICI.
L'ufficio competente mi risponde che la sanzione è stata inoltrata in quanto hanno interpretato l'articolo legislativo, deducendo che se il valore dell'immobile è variato rispetto all'anno precedente, l'utente deve fare la dichiarazione ogni anno.
Domanda:
Vorrei cortesemente sapere se posso autotutelarmi contestando ciò che il Comune dichiara.
1)  Una legge può essere applicata se è ad interpretazione? Oppure, se lo è, la contestazione può essere impugnata visto che l'interpretazione valida può anche essere quella del cittadino ? Il Comune infatti dichiara che si sono confrontati con altre amministrazioni e si sono comportate nella stessa maniera, applicando le sanzioni dovute (ciò che io contesto).
2)  A mio parere è giusto che l'omessa dichiarazione mi venga contestata e sanzionata per solo il primo anno (2001) ma non per gli altri anni successivi.
3)  Inoltre, mi domando, come possono sanzionarmi se fino ad oggi non hanno mai esposto i valori venali di mercato in questo territorio comunale(nel comune non c'è mai stata la "RELAZIONE DI STIMA DEL VALORE VENALE DI MERCATO DELLE AREE FABBRICABILI) .
Infatti io ho pagato tutti gli anni un valore fisso, inferiore al contestato perchè per me quest'ultimo non cambiava, e dubito che anche un qualsiasi geometra o studio tecnico associato poteva indicarmi una minima variazione di valore di ogni area non essendoci riferimenti tecnici comunali, penso anche che le minime variazioni del valore venale sarebbero state ignorate da chiunque (nel foglio del riepilogo comunale della contestazione che mi è stata recapitata, la variazione di anno in anno è di qualche centesimo di euro in più, cioè, il valore venale di mercato è di 6,82-7,00-7,15-7,26, praticamente un delta di anno in anno di 18 cent-15 cent-11 cent.
Gradirei una sollecita risposta in quanto i termini di pagamento sono vicini e non potrei usufruire degli sconti sanzionati applicati, inoltre se vi è possibile chiederei che ogni punto sia contestabile con riferimento a D.L.
Grazie per il Vs interesse.
Saluti
Mauro
Aree fabbricabili che bel rebus!
Cosi si potrebbe intitolare un libro sull'argomento.
Tenga presente che le tabelle comunali non sono la verità  assoluta, ma solo un dato a cui si fa riferimento per la fase accertativa.
Mi spiego meglio:se il comune mi dice che secondo i suoi parametri la mia area vale 100 ed io mi attengo a quel valore , anche se la vendo a 200 non posso essere accertato per la differenza del valore in quanto ho accettato quanto il Comune mi ha proposto.
Nel caso paghi e dichiari 80, allora e solo allora il Comune mi potrà  accertare 200.
Per quanto riguarda la dichiarazione ritengo corretta la sanzione per il primo anno di riferimento, ma se non ci sono state variazioni nel valore negli anni non vedo il motivo per cui Lei avrebbe dovuto presentarne altre
Per ricorrere dovrebbe avere una perizia di un suo geometra di fiducia che attesti il valore delle aree cosi come Lei le ha pagate, in attesa di controperizia del suo Comune.
Solitamente un concordato fra le parti in sede comunale risolve le cose prima di arrivare a commissione tributaria.

mabama

CitazioneSituazione:
Il Comune (Ufficio Tributi) mi ha sanzionato per omessa dichiarazione gli anni 2001-2002-2003-2004.
Premessa:
La situazione delle 4 aree (terreni) sono nel PRG e risultano come area verde pubblica, Parcheggio, edificabile, artigianale, tutte facente parti dello stesso foglio e particella catastale (praticamente sono eree vicine confinanti, con diversa destinazione).
Il Comune (Ufficio Tecnico) solo quest'anno (2007) ha esposto insieme alla contestazione arrivatami (raccomandata) la tabella dei valori catastali di ogni area di ogni tipologia con indicato destinazione, valore, vari coefficienti e quant'altro per il calcolo dell'ICI.
L'ufficio competente mi risponde che la sanzione è stata inoltrata in quanto hanno interpretato l'articolo legislativo, deducendo che se il valore dell'immobile è variato rispetto all'anno precedente, l'utente deve fare la dichiarazione ogni anno.
Domanda:
Vorrei cortesemente sapere se posso autotutelarmi contestando ciò che il Comune dichiara.
1)  Una legge può essere applicata se è ad interpretazione? Oppure, se lo è, la contestazione può essere impugnata visto che l'interpretazione valida può anche essere quella del cittadino ? Il Comune infatti dichiara che si sono confrontati con altre amministrazioni e si sono comportate nella stessa maniera, applicando le sanzioni dovute (ciò che io contesto).
2)  A mio parere è giusto che l'omessa dichiarazione mi venga contestata e sanzionata per solo il primo anno (2001) ma non per gli altri anni successivi.
3)  Inoltre, mi domando, come possono sanzionarmi se fino ad oggi non hanno mai esposto i valori venali di mercato in questo territorio comunale(nel comune non c'è mai stata la "RELAZIONE DI STIMA DEL VALORE VENALE DI MERCATO DELLE AREE FABBRICABILI) .
Infatti io ho pagato tutti gli anni un valore fisso, inferiore al contestato perchè per me quest'ultimo non cambiava, e dubito che anche un qualsiasi geometra o studio tecnico associato poteva indicarmi una minima variazione di valore di ogni area non essendoci riferimenti tecnici comunali, penso anche che le minime variazioni del valore venale sarebbero state ignorate da chiunque (nel foglio del riepilogo comunale della contestazione che mi è stata recapitata, la variazione di anno in anno è di qualche centesimo di euro in più, cioè, il valore venale di mercato è di 6,82-7,00-7,15-7,26, praticamente un delta di anno in anno di 18 cent-15 cent-11 cent.
Gradirei una sollecita risposta in quanto i termini di pagamento sono vicini e non potrei usufruire degli sconti sanzionati applicati, inoltre se vi è possibile chiederei che ogni punto sia contestabile con riferimento a D.L.
Grazie per il Vs interesse.
Saluti
Mauro
Non ha risposto alla mia domanda, per me il valore delle aree non è cambiato e non potevo saperlo perchè non ci sono stati mai tabelle riportate dal Comune, invece per il comune il valore è cambiato e per questo mi sanziona ogni anno !
Perchè devo pagare la sanzione tutti gli anni se per me il valore non cambia ?
Perchè devo pagare se non mi hanno dato la possibilità di andar a prendere il valore in una tabella  ma solo oggi 2007 la inoltrano ?
Inoltre, per essere più chiaro, riporto la risposta dei vs colleghi in merito a quanto detto sopra, ossia .... "la violazione "deve essere sanzionata solamente per il primo anno in cui è stata commessa" (risposta all'interrogazione parlamentare 4-00702 del 18 settembre 2001)" ma in questa risposta non viene specificato se è in funzione del cambio valore dell'immobile, cioè, rimarco, se il valore cambia solo per il Comune, e me lo comunica dopo 4 anni, perchè devo pagare ogni anno, e la risposta del Parlamento è valida se cambia il valore? (att.ne. il valore di mercato e non la superficie!!!).
Inoltre gradirei le risposte ai miei quesiti con riferimento a delle precise leggi in vigore per poter contestare ciò che mi viene sanzionato.
Grazie                                                                                                                                                    



[!--EDIT|mabama|17 Feb 2007, 01:53 PM--]

silvia

CitazioneNon ha risposto alla mia domanda, per me il valore delle aree non è cambiato e non potevo saperlo perchè non ci sono stati mai tabelle riportate dal Comune, invece per il comune il valore è cambiato e per questo mi sanziona ogni anno !
Perchè devo pagare la sanzione tutti gli anni se per me il valore non cambia ?
Perchè devo pagare se non mi hanno dato la possibilità di andar a prendere il valore in una tabella  ma solo oggi 2007 la inoltrano ?
Inoltre, per essere più chiaro, riporto la risposta dei vs colleghi in merito a quanto detto sopra, ossia .... "la violazione "deve essere sanzionata solamente per il primo anno in cui è stata commessa" (risposta all'interrogazione parlamentare 4-00702 del 18 settembre 2001)" ma in questa risposta non viene specificato se è in funzione del cambio valore dell'immobile, cioè, rimarco, se il valore cambia solo per il Comune, e me lo comunica dopo 4 anni, perchè devo pagare ogni anno, e la risposta del Parlamento è valida se cambia il valore? (att.ne. il valore di mercato e non la superficie!!!).
Inoltre gradirei le risposte ai miei quesiti con riferimento a delle precise leggi in vigore per poter contestare ciò che mi viene sanzionato.
Grazie
Ciao Mauro.
Secondo me, invece, Luke ha risposto alla tua domanda. Non posso fare altro che ribadire quanto già scritto da lui. I valori delle aree edificabili fissati nelle ormai famose tabelle deliberate dal Consiglio o dalla Giunta Comunale ex art. 59, co. 1, lett. g), del D. Lgs. n. 447/97, hanno il solo effetto di autolimitare il potere di accertamento dell'ente locale che li ha individuati. Tali valori costituiscono semplicemente un parametro per selezionare le aree da assoggettare a controllo:è come se l'ente impositore si ritienesse soddisfatto, a priori, se il contribuente proprietario di un'area edificabile dichiara, per l'anno di imposta in questione, un valore uguale o superiore a quello indicato nella tabella da lui deliberata. Restano, al contrario,  esposti all'attivtà accertatrice del comune quei contribuenti che versassero l'imposta tenendo conto di una base imponibile inferiore. Tieni presente che l'ente locale non ha alcun obbligo di individuare tali valori. E tali valori non vanno nemmeno confusi con i valori di mercato delle aree edificabili anche se, recentemente, la Corte di Cassazione (sent. n. 9137/2005) ha ritenuto che le disposizioni emanate ai sensi dell'art. 59 D. Lgs. n. 446/97 contengono valori presumibilmente esatti.
Ad ogni modo, anche in assenza di tale tabella, il contribuente è posto nelle condizioni di individuare la base imponibile su cui versare l'ici per l'area edificabile di cui è proprietario. Infatti, l'art. 5, co, 5, del D. Lgs. n. 504/92 (quello istitutivo dell'ici) stabilisce che il valore delle aree edificabili è "quello venale in comune commercio al primo gennaio dell'anno di imposizione" e lo stesso articolo individuia poi gli elementi da considerare per la quantificazione della base imponibile di un'area edificabile (zona territoriale di ubicazione, destinazione d'uso, indice di edificabilità, prezzi medi di mercato, oneri per lavori di adattamento del terreno necessari alla costruzione). Perciò non è vero che non avevi la possibilità di individuare il valore dell'area edificabile che possiedi per il periodo anteriore al 2007.
Quanto, poi, al discorso sanzioni, a mio avviso bene ha fatto l'Ufficio Tributi ad irrogare la sanzione per ogni anno di imposizione. Visto che il valore venale  a cui fare riferimento è quello di mercato all'inizio di ogni anno di imposizione, è agevole per l'ufficio tributi dimostrare delle variazione di tale valore se non legandole alle variazioni del mercato immobiliare, agganciandole alla variazione dell'indice Istat. Anche questa semplice variazione nel valore dell'area configurava il presupposto per l'obbligo dichiarativo considerato che l'art. 10 del D. Lgs. n. 504/92 prevedeva che la dichiarazione doveva essere presentata allorchè si verificassero modificazioni dei dati e degli elementi dichiarati cui conseguisse un diverso ammontare dell'imposta.
Purtroppo Mauro mi sembra di intuire che le tue possibilià di vederti annullare gli avvisi di accertamento siano limitatissime.                                                                                                                                                    
[color=blue]Silvia[/color]

webmaster

Piccola nota a margine. Da anni, in questo e nel vecchio forum Ici, combatto una micro-battaglia in nome di quella che una volta si definiva "buona educazione". Ritengo che, quando si ha la fortuna di ricevere gratuitamente il parere di persone con competenze solide e rare, occorrano umiltà e gentilezza. Se ci si rivolgesse ad un fiscalista, a parlare sarebbe il portafogli (è necessario sottolineare quanto costerebbe?). In questo forum - come nel vecchio - l'unica moneta richiesta è la buona educazione. Non sempre è stata spesa ed a volte sono intervenuto per dire la mia, come semplice webmaster, sperando di riportare equilibrio e chiarezza. Dopo anni, però, il tono adottato da Mauro (nickname mabama) mi induce a temere che la mia sia una battaglia persa.

Giuseppe Carapucci                                                                                                                                                    



[!--EDIT|webmaster|18 Feb 2007, 02:01 PM--]

mabama

CitazionePiccola nota a margine. Da anni, in questo e nel vecchio forum Ici, combatto una micro-battaglia in nome di quella che una volta si definiva "buona educazione". Ritengo che, quando si ha la fortuna di ricevere gratuitamente il parere di persone con competenze solide e rare, occorrano umiltà e gentilezza. Se ci si rivolgesse ad un fiscalista, a parlare sarebbe il portafogli (è necessario sottolineare quanto costerebbe?). In questo forum - come nel vecchio - l'unica moneta richiesta è la buona educazione. Non sempre è stata spesa ed a volte sono intervenuto per dire la mia, come semplice webmaster, sperando di riportare equilibrio e chiarezza. Dopo anni, però, il tono adottato da Mauro (nickname mabama) mi induce a temere che la mia sia una battaglia persa.

Giuseppe Carapucci
C.A. Sig. Giuseppe
Mi dispiace che l'ha presa male, Lei ha tenuto conto della forma piuttosto che del contenuto, non era mia intenzione ne provocare e neppure non rispettare quanto mi ha sottolineato.
Devo percui portarla a conoscenza che la "piccola nota a margine" si addice più alla sua risposta che alla mia.
Non ho mai trovato una persona che si "picca" come è successo a Lei solo per aver iniziato la mia replica col dire che ... non avevate risposto alla mia domanda.
Per il futuro, se mi permette, le consiglio che Lei sia più focalizzato ed attento a ciò che chiedono gli utenti , piuttosto che fossilizzarsi sulla dialettica, non siamo tutti professori come Lei, perdonateci !
Invece, anche se Silvia giustifica Luke, voglio fargli i complimenti , perchè oltre a rispondere con dati e fatti, ha preso la cosa dal verso giusto.
Purtroppo capisco anche che non siamo tutti uguali.
La ringrazio lo stesso per avermi permesso di rispondere.
Saluti
Mauro
                                                                                                                                                   

webmaster

CitazioneC.A. Sig. Giuseppe
Mi dispiace che l'ha presa male, Lei ha tenuto conto della forma piuttosto che del contenuto, non era mia intenzione ne provocare e neppure non rispettare quanto mi ha sottolineato.
Devo percui portarla a conoscenza che la "piccola nota a margine" si addice più alla sua risposta che alla mia.
Non ho mai trovato una persona che si "picca" come è successo a Lei solo per aver iniziato la mia replica col dire che ... non avevate risposto alla mia domanda.
Per il futuro, se mi permette, le consiglio che Lei sia più focalizzato ed attento a ciò che chiedono gli utenti , piuttosto che fossilizzarsi sulla dialettica, non siamo tutti professori come Lei, perdonateci !
Invece, anche se Silvia giustifica Luke, voglio fargli i complimenti , perchè oltre a rispondere con dati e fatti, ha preso la cosa dal verso giusto.
Purtroppo capisco anche che non siamo tutti uguali.
La ringrazio lo stesso per avermi permesso di rispondere.
Saluti
Mauro
I consigli che dispensa, le qualifiche che attribuisce, i meriti che elargisce confermano la mia impressione.
Il modo in cui si scrive dice molto della persona. Di Lei traspare arroganza.
Ad ognuno le proprie opinioni.
Saluti.

Giuseppe Carapucci                                                                                                                                                    



[!--EDIT|webmaster|27 Feb 2007, 11:57 AM--]