imu su una quota di casa ereditata per successione

Aperto da tondelli, 22 Aprile 2012, ore 11:10:21

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tondelli

Sono un nuovo iscritto, ringrazio anticipatamente per le eventuali risposte al quesito, ma il maggiore ringraziamento va al sito per quello che fornisce da sempre.
Per successione, sono proprietario di 1/3, della casa di famiglia di proprietà di mia madre deceduta nel 1982, il restante è in pari con mia sorella (che abita in una sua casa) e mio padre che ci abita ed è proprietario di altra casa.
Ho sempre pagato il 33% dell'ici per quella casa ed abitavo in fitto.
Adesso sono riuscito a comprare una casetta in comproprietà con la mia consorte. Devo continuare a pagare l'imu per un 33% come seconda casa? Oppure non avrei mai dovuto pagare perché è in uso gratuito a mio padre a cui spetterebbe la tassa imu?
Grazie.

cafca

#1
Il problema dell'Ici prima e dell'Imu poi è sempre lo stesso: individuare il soggetto passivo, cioè il contribuente obbligato a pagare l'imposta sugli immobili. Nel caso specifico, il soggetto passivo della casa familiare è il coniuge superstite, in virtù della titolarità del diritto di abitazione previsto dall'articolo 540, secondo comma, del Codice civile. Spetta, quindi, unicamente a suo padre pagare l'Imu per l'abitazione principale, con diritto alla detrazione d'imposta ordinaria di 200 euro ed all'aliquota ridotta dello 0,4%, modificabile (in più o in meno) sino a 0,2 punti percentuali da parte del Comune.
In senso conforme, si può citare un caso di cui si è occupato l'Ufficio Tributi del Comune di Milano nel 1999, riportato anche da Il Sole 24Ore nell'inserto "L'esperto risponde" del 6 febbraio scorso (quesito n. 502): fu permesso di "dichiarare l'intero importo Ici come prima casa al coniuge superstite (madre)", avendo gli altri eredi dichiarato che l'abitazione era a suo uso esclusivo. Alla domanda se i figli coeredi avrebbero dovuto pagare la loro quota di proprietà come seconda casa dopo l'introduzione dell'Imu, l'esperto del Sole 24Ore ha risposto che la situazione di diritto è rimasta immutata e che quindi nulla è cambiato rispetto agli obblighi previsti dall'Ici nel caso illustrato.
Lei e sua sorella, invece, sempre rifacendosi alla logica del caso citato, sono esentati dall'imposta.
In passato, dal momento della successione (cioè dal momento in cui il coniuge superstite è subentrato nei diritti sulla casa), l'Ici avrebbe dovuto essere pagata soltanto dal solo padre.

* Oggi pomeriggio ho dato una prima risposta troppo frettolosa, sbagliando ad inquadrare il suo problema. Qualora l'avesse letta, mi scuso per l'errore.

tondelli

non si deve scusare affatto, anzi grazie della illustrazione, ed a proprosito di quello che lei ha scritto Le riferisco che, subito dopo la successione, l'ici è sempre stata dichiarata in unica quota da mio padre ivi dimorante. Dopo alcuni anni il consulente di fiducia di mio padre ha incomunciato a dichiarare solo la terza parte, da qui un controllo del comune ha sanzionato me e mia sorella con mora degli  ultimi cinque anni.
grazie comunque.