LE RISPOSTE FORNITE AI QUESITI ICI PUBBLICATI NEL FORUM FISCALE
Le risposte ai quesiti Ici pubblicati nel forum fiscale
Accertamento in adesione

Quesito inviato da Gino in data 30 gennaio 2001.
Ho ricevuto dal Comune un avviso di accertamento ai fini Ici. Posso richiedere l'applicazione dell'istituto dell'accertamento con adesione che riduce ad 1/4 le sanzioni ?

Risposta inviata da Luigi in data 2 febbraio 2001.
Puo invocare l'applicazione dell'istituto dell'accertamento con adesione solo se il Comune impositore ha adottato la relativa norma regolamentare ai sensi dell'art. 59, comma 1, lettera m) del Dlgs 446/97. Una volta assunta tale decisione, il Comune deve attenersi ai criteri stabiliti dal decreto legislativo 19 giugno 1997, n. 218.




Omessa denuncia anni 1993 e 1994

Quesito inviato da Susanna Salgarelli in data 30 gennaio 2001.
Mi è stata notificata l'omessa denuncia Ici per gli anni 1993 e 1994 di mio padre, quella di mia madre invece per il Comune c'è. Premetto che i miei genitori sono proprietari al 50%. Ho fatto rivoltare il Comune e chi mi ha compilato il 740, per cercare la dichiarazione Ici di mio padre. Nulla di fatto. Io non ce l'ho. Ho solo i pagamenti che sono stati effettuati regolarmente. Cosa faccio, devo pagare e tacere ?

Risposta inviata da Vincenzo Di Costanzo in data 30 gennaio 2001.
La dichiarazione Ici originaria è stata presentata nell'anno 1993 in allegato al Mod. 740/93 redditi 92.
Purtroppo tali documenti non sono in possesso del Comune ma del Centro di Servizio delle Imposte dirette competente per territorio.
E' abbastanza strano che per tua madre la dichiarazione Ici è presente negli archivi del Comune e quella di tuo padre no. Probabilmente all'epoca è stata presentata una dichiarazione congiunta che potrebbe essere stata caricata solo per la parte di tua madre. Oppure il codice fiscale di tuo padre indicato in dichiarazione potrebbe essere errato e quindi diverso da quello dei versamenti.
Chiedi di verificare tale ultima evenienza al Comune. Potresti anche attivarti chiedendo al competente centro di servizio la copia della dichiarazione originaria in suo possesso.




Ici per abitazione di anziana ricoverata

Quesito inviato da Claudio in data 30 gennaio 2001.
Mia nonna, ricoverata in una casa di riposo, ha dato in locazione il suo unico appartamento. Ora il Comune le ha richiesto il pagamento dell'Ici per l'immobile di proprietà con aliquota ordinaria e senza diritto alla detrazione per la prima casa. E' giusto tale comportamento ?

Risposta inviata da Roberto in data 31 gennaio 2001.
Nel caso prospettato il beneficio dell'abitazione principale non può competere poiché l'unità immobiliare è stata data in locazione. Infatti, secondo la previsione dell'art. 3, comma 56, della legge 662/96 "i Comuni possono considerare direttamente adibita ad abitazione principale l'unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata".




Alloggio dato in comodato

Quesito inviato da Albertina in data 30 gennaio 2001.
Ho concesso in uso gratuito a mia sorella un alloggio di mia proprietà. Il Comune ha applicato a questo immobile l'aliquota ordinaria anziché quella agevolata prevista per le unità immobiliari date in uso gratuito ai familiari. E' corretto il comportamento del Comune ?

Risposta inviata da Alex (redazione Dossier.Net) in data 2 febbraio 2001.
Il comportamento del Comune è corretto se non ha adottato, nel proprio regolamento, la previsione di cui all'art. 59, comma 1, lettera e) del Dlgs 446/97, secondo la quale si considerano "abitazioni principali, con conseguente applicazione dell'aliquota ridotta o anche della detrazione per queste previste, quelle concesse in uso gratuito a parenti in linea retta o collaterale, stabilendo il grado di parentela".





Fabbricati rurali ed efficacia attribuzione rendite

Quesito inviato da Da Giorgio Da Re in data 2 febbraio 2001.
Il collegato prevede l'efficacia dell'attribuzione delle rendite dall'1.1.2000, dal momento della loro notificazione. Significa che l'ente non può richiedere la maggiore imposta dovuta per i periodi precedenti ?
Il possesso dei fabbricati rurali che hanno perso il requisito di ruralità devono pagare l'Ici dovuta anche per gli anni dal 1994 in poi, anche se non sono iscritti al catasto edilizio urbano ?

Risposta inviata da Fausto C. (redazione Dossier.net) in data 7 febbraio 2001.
Il collegato fiscale, approvato con legge n. 342/2000, ha fatto una parziale concessione ai Comuni. Le nuove norme hanno valore solo per l'Irpef, mentre per Ici e Invim bisogna versare la maggiore imposta dovuta in base alla nuova rendita anche per i periodi precedenti: vengono condonati solo sanzioni e interessi.
I fabbricati rurali, anche se non ancora iscritti nel Catasto edilizio urbano, sono soggetti all'Ici a seguito della perdita dei requisiti di ruralità.