Tarsu: rettifica superficie imponibile.

Aperto da nordi, 12 Febbraio 2009, ore 22:58:18

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nordi

Senza alcuna preventiva comunicazione o contestazione o richiesta di chiarimenti o regolarizzazione, ho ricevuto, nel 2008, un avviso d'accertamento Tarsu per l'anno 2006, con il quale hanno contestato una superficie tassabile superiore a quella su cui abbiamo pagato (Diciamo che prima andava tutto bene, non venivano conteggiate le cantine, le scale, i corridoi e tutti i locali poco utilizzati, ma si faceva un "forfait" sui metri. Ora che non c'è più l'ici sulla prima casa ed hanno bisogno di recuperare le entrate quel criterio non va più bene, e dunque conteggiano proprio tutto.).

Non ricordiamo però se (quando venne istituita la tassa, o comunque per l'anno 2006), se erano stati i miei genitori a comunicare i metri tassabili o se era stato il comune a calcolare d'ufficio la superficie. Non è chiaro se c'è stata una nostra dichiarazione (ritenuta infedele) oppure se avevamo pagato in base a calcoli del comune. Fa differenza immagino?

Comunque nel 2008, rielaborando i dati comunali, il comune ha provveduto ad estendere la superficie, contestando una maggiore metratura e richiedendo dunque la differenza d'imposta, oltre agli interessi.

Tutto ciò è ritualmente ineccepibile? E' cioè legittimo che arrivi un avviso d'accertamento con contestuale iscrizione a ruolo senza che prima arrivi una contestazione sui metri tassabili?

C.A.

La TARSU dovrebbe dipendere esclusivamente da quanto dichiarato dai contribuenti, e da quanto accertato in maniera definitiva (senza proposizione di ricorso) dal comune.
Questo in quanto gli importi che vi vengono inviati anno dopo anno sono veri e propri ruoli esattoriali, che in assenza di dichiarazione o precedente accertamento divenuto definitivo non possono assolutamente esservi inviati. Non esiste per i comuni la facoltà di inserire "d'ufficio" delle posizioni all'interno dei ruoli.

Detto questo c'è un solo caso in cui il comune potrebbe aver agito correttamente: la finanziaria 2005 (legge 311/2004) ha previsto che per le unità immobiliari di proprietà privata a destinazione ordinaria (classi catastali A, B, C) la superficie di riferimento ai fini Tarsu non possa essere inferiore all'80% della superficie catastale dell'immobile, e che d'ufficio i comuni sono autorizzati a rettificare tali superfici, iscrivendole direttamente a ruolo e dando comunicazione agli interessati.

Quindi dovresti verificare se questa rettifica fatta dal Comune sia stata motivata da questa legge o meno..

nordi

#2
Grazie C.A.
No in realtà non hanno motivato così. Sull'avviso viene indicato che per l'anno oggetto di verifica i metri erano (ipotesi) 200 (dunque più di quanto risultava a noi, mettiamo 100), e che non era stata presentata "denuncia per l'occupazione per l'anno 2006"..... ma non ci faccio troppa fede a quanto stampato in automatico dal programma, perchè sull'atto è stato anche indicato un pagamento pari a "zero", mentre è chiaro che il pagamento, seppur minore, c'è stato...e in comune nessuno contesta quanto già versato..... anche se si tratterebbe, secondo loro, di un pagamento minore di quanto dovuto.

Direi che si tratta di un accertamento compiuto in occasione di rinnovare e ricontrollare tutta la banca dati comunale sui tributi. DIrei che hanno semplicemente e sicuramente preso le planimetrie e conteggiato i metri (andando in comune infatti ti lasciano la planimetria con l'elenco dei vani e metri relativi), conteggiando dunque più metri.

La mia domanda dunque era per capire se l'accertamento è stato emesso a seguito di una nostra dichiarazione (dichiarati meno metri del dovuto, ma prima è sempre andato bene così...boh..), oppure se i metri su cui pagare erano stati indicati direttamente da loro (e dunque non avevamo colpa perchè avevamo pagato su quello che indicavano loro!)...
Non riesco proprio però a ricordare chi ha conteggiato quei metri.. comunque pagherò la differenza.. pazienza.. ora, a differenza di prima, ai fini tarsu conteggiano proprio tutti i metri.. ci manca solo che conteggino i solai! Han tolto l'ici sulla prima casa.. dunque.. debbon bilanciare..
Come diceva Totò: "E io pago".
Grazie, ciao.

PS ma se ho capito bene dunque è legittimo che dicano: "per il 2006 la superficie imponibile era maggiore di quelle che hai pagato, paga la differenza"?

C.A.

Allora se ho ben capito loro ti hanno:

a) mandato l'accertamento dove venivano indicati i metri in 'rettifica' per gli anni precedenti
b) mandato direttamente il ruolo per questi importi
c) mandato direttamente il ruolo per l'anno corrente


Se è stato fatto così, e non è stato fatto a norma della finanziaria 2005, sicuramente non è stata seguita la procedura corretta, che prevede che prima della messa a ruolo sopravvenga la definitività dei provvedimenti (60 gg dalla notifica, senza ricorsi). Diverso è se inclusa nell'accertamento c'è una 'proposta' di pagamento, nel qual caso, non trattandosi di ruolo, è legittimo che ti abbiano mandato già un bollettino compilato, essendo solo un 'suggerimento'.

Per quanto riguarda la vostra dichiarazione, il comune NON PUO' inserire "d'ufficio" una posizione TARSU, questa DEVE essere dichiarata, pertanto la rettifica può esser stata fatta solo a fronte di una vostra dichiarazione..

nordi

#4
Citazione di: C.A. il 25 Febbraio 2009, ore 08:28:30
Allora se ho ben capito loro ti hanno:

a) mandato l'accertamento dove venivano indicati i metri in 'rettifica' per gli anni precedenti
b) mandato direttamente il ruolo per questi importi
c) mandato direttamente il ruolo per l'anno corrente


Se è stato fatto così, e non è stato fatto a norma della finanziaria 2005, sicuramente non è stata seguita la procedura corretta, che prevede che prima della messa a ruolo sopravvenga la definitività dei provvedimenti (60 gg dalla notifica, senza ricorsi). Diverso è se inclusa nell'accertamento c'è una 'proposta' di pagamento, nel qual caso, non trattandosi di ruolo, è legittimo che ti abbiano mandato già un bollettino compilato, essendo solo un 'suggerimento'.
Dunque: tanto per riassumere, leggendo l'accertamento, dopo i dati introduttivi dell'atto ci sono questi punti:
-1) "attribuisce i seguenti fatti alla s.v." (non viene indicato nulla); poi indicano gli "elementi probatori"> ossia > denuncia/accertamento effettuati, documenti reperiti presso gli uffici comunali; planimetrie dei locali; > scrivono poi che "è emerso che in tali anni gli immobili occupati fossero x e y (e indicano i metri complessivi soggetti a tassa), poi scrivono: "constatato che per i predetti immobili il ruolo tarsu era il seguente"... (come cifra di pagamento indicano poi però erroneamente zero perchè il software non indica i pagamenti parziali effettuati, comunque c'era stato un pagamento parziale);
-poi al punto 2) c'è scritto: "accerta dunque che la s.v. ha presentato denuncia di occupazione per il 2006";
-al punto 3) indicano: "procede quindi all'iscrizione a ruolo per il recupero evaso come segue" e segue una tabella con indicato 1) l'anno 2) importo accertato (0 euro); 3) importo a ruolo pagato (0 euro); 4) maggior tassa dovuta (indicano la differenza che chiedono); 5) indicano gli interessi.


Come vediamo dunque, contestualmente all'accertamento in rettifica indicano che c'è stata anche l'iscrizione a ruolo. Da quello che capisco dunque non è una procedura regolare? Ecco... come immaginavo...
Ma non solo, come vedi, non c'è la MOTIVAZIONE dell'atto. Solo leggendo e rileggendo sono stato in grado di capire che era un accertamento in rettifica, perchè non c'è scritto da nessuna parte il motivo per cui chiedono una maggiore tassa.
Diciamo che mi pare già un atto nullo per mancanza di motivazione, confermi?

Io comunque in questi giorni ho poi provveduto a pagare quanto dovuto, visto che comunque era una cifra che avrei dovuto versare l'ho versata, e la mia domanda era più che altro per capire se il loro operato era regolare.
Spero almeno che ora finalmente sia tutto a posto!  :-\

Grazie mille!