PER C.A. - PRESCRIZIONE ICI

Aperto da gorgia, 05 Gennaio 2009, ore 11:30:49

Discussione precedente - Discussione successiva

gorgia


Torno a disturbarti, ma, questa volta, con 3 quesiti da risposta veloce.

1) Col 31/12/2008 (01/01/2009) quali annate Ici vanno in prescrizione, ovvero per quali anni il Comune non può più inviare avvisi di accertamento?
2) Nella formula che compare negli avvisi di accertamento ('omessa/tardiva/infedele presentazione della denucia'), il termine "DENUNCIA" equivale a "DICHIARAZIONE"?
3) Potresti chiarirmi i diversi tempi di prescrizione in presenza di obbligo/non obbligo di dichiarazione? Magari con qualche esempio.
  Grazie e BUON ANNO!

C.A.

1) L'unica annata ad andare "totalmente" in prescrizione è il 2002. Si prescrive una porzione del 2003, quella relativa alla "liquidazione" di differenze e ritardi di imposta, senza obbligo di dichiarazione. Gli anni successivi godono in ogni caso della proroga a 5 anni sancita dalla finanziaria 2007.

2) Sì, denuncia è equivalente a dichiarazione.

3) Per l'anno 2009 la tabella è questa:

a) violazioni "ex-accertamento" (il comune rettifica una dichiarazione infedele, il comune accerta d'ufficio una dichiarazione omessa): sono accertabili le annualità dal 2003 in poi.

b) violazioni "ex-liquidazione" (il contribuente dichiara correttamente, ma salta un pagamento, versa insufficientemente o in ritardo): sono accertabili le annualità dal 2004 in poi, più l'annualità del 2003 solo se questa violazione avviene in concomitanza con una violazione del tipo a).



Esempi:
-Il sig. X non ha mai dichiarato/pagato alcunchè. Il comune emette accertamento d'ufficio per omessa dichiarazione, dal 2003 in poi.
-Il sig. Y ha dichiarato correttamente, ma non ha mai pagato. Il comune emette accertamento d'ufficio per omesso versamento, dal 2004 in poi in quanto non sussistono obblighi dichiarativi.
-Il sig. w dichiara un terreno fabbricabile con valore 100, ma paga, per errore, un importo inferiore tutti gli anni. Inoltre il terreno in realtà vale 250. Il comune emette accertamento in rettifica per insufficiente versamento dal 2003 (in quanto c'era obbligo dichiarativo, di correzione del valore dell'area) in poi, più accertamento in rettifica per infedele dichiarazione dal 2003 in poi.


Spero di esser stato esaustivo, al limite chiedi!
Ciao e buon anno!

gorgia

Grazie! Esauriente come sempre.
Ho avuto un primo incontro con l'ufficio Ici del comune per l'accertamento di cui abbiamo parlato in passato.
Ho richiesto l'accertamento con adesione.
Mi hanno confermato che sanzioni ed interessi saranno cassati.
Non hanno inoltre intenzione di fare accertamenti per gli anni precedenti al 2006.
Gli accertamenti per il 2006 sono stati inviati ESCLUSIVAMENTE a chi in quell'anno ha venduto (?!?!). Per tutti gli altri è stato richiesto il pagamento Ici solo dal 2007, successivamento alla notifica, inviata soltanto nel 2007, di cui all'art. 31, comma 20 della 289/2002.

C.A.

Hanno quindi inviato solo a chi a venduto, perchè era evidente che queste persone non potessero far valere, in caso di contestazione, la mancata conoscenza del passaggio dell'area da agricola a fabbricabile, causata dal non invio da parte del comune della notifica.
Diciamo che è andata bene, nel complesso, ai contribuenti del comune in questione: infatti il comune avrebbe potuto più che legalmente richiedere la sola imposta a tutti, non solo a chi ha venduto. Diciamo che il comportamento dell'ente è forse più in linea con una impostazione "ragionata" e "politica" della situazione, che non con l'intenzione di recuperare il maggior importo possibile.

Visto che sei in fase di "adesione", mi pare di ricordare che l'accertamento che hai ricevuto è basato sul valore della compravendita, utilizzato per tutto l'anno oggetto di rettifica, da gennaio a novembre.
Il piano regolatore in che data, precisamente, è stato approvato? Prima di vendere il terreno hai magari sottoscritto una convenzione con il comune? O ti sei magari accollato degli oneri di urbanizzazione che rimangono a carico tuo e non dell'acquirente? Ti faccio queste domande perchè potrebbe esser possibile sostenere che detto valore di compravendita non possa rappresentare adeguatamente il valore dell'area per tutto il periodo per cui è oggetto di accertamento.

gorgia

Il PGR è stato approvato con delibera C. P. in data 25/05/2006 in vigore dal 06/07/2006.
Non ho sottoscritto nessuna convenzione col Comune, né mi sono accollato oneri di urbanizzazzione o di altro genere.
Una piccolissima parte della particella in questione, divenuta totalmente edificabile col nuovo PGR, (B1, indice 2mc per mq) era già edificabile in forza del precedente PRG e per questa parte ho sempre pagato in base al valore venale fissato dal Comune per quell'area (200 € mq).
Il nuovo PGR ha esteso la B1 a tutta la particella.
Quello che io intendo contestare, quando sarò convocato,  non è chiaramente il diritto del Comune all'ICI per il 2006, anche se mi risulta discriminante applicarla solo a chi ha venduto, ma il valore venale su cui è stato basato l'accertamento, valore che è quello del rogito del novembre 2006. L'articolo 5 del Dlgs 504/92 parla di valore venale al 1 gennaio dell'anno di imposizione. Ora il valore venale fissato dal Comune per il 2006, per la mia area, era di 200€ per i terreni definitivamente edificabili. La parte non ancora definitivamente edificabile, quindi, al 1 gennaio 2006,non poteva essere valutata addirittura molto di più. Ti sembra un argomento sostenibile?
Grazie e i più cari saluti.

C.A.

Sì esattamente.. Diciamo che il valore di compravendita, al massimo, potrebbe valere da dopo l'approvazione del PRG, se proprio. In tal senso anche la sentenza della Cassazione a corti riunite, che ti avevo citato nel vecchio topic, stabilisce che un conto è che l'area sia considerata edificabile, e un conto è la sua valorizzazione che deve tenere conto delle diverse fasi del prg.