il genero è un affine?

Aperto da attry, 03 Dicembre 2006, ore 20:38:36

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attry

salve a tutti,ho un problema con l'ici:
abito in un appartamento (A) intestato a mio padre che abita in un altro appartamento (B)  intestato a me. Dal 2001 al 2004 ho spostato la mia residenza anagrafica nell'appartamento (B) lasciando residente nell'appartamento (A) mio marito. In realtà io ho sempre continuato ad abitare nell'appartamento (A). Ora è arrivata una multa a mio padre per l'appartamento (A) in cui si contesta la detrazione per abitazione principale. Premetto che lui ha sempre dichiarato che l'appartamento (A) è dato in uso gratuito alla figlia. Se non sbaglio la legge parla di figli o affini; mio marito può essere considerato un affine? c'è modo di evitare di pagare la multa (molto salata)
grazie per la risposta,
laura                                                                                                                                                  

francyman8

DECRETO LEGISLATIVO 30 DICEMBRE 1992, N. 504 ART. 3 COMMA 1:

Soggetti passivi dell'imposta sono il proprietario di immobili di cui al comma 2 dell'articolo 1, ovvero il titolare di diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie.

DECRETO LEGISLATIVO 30 DICEMBRE 1992, N. 504 ART. 8 COMMA 2:

Per abitazione principale si intende quella nella quale il contribuente, che la possiede a titolo di proprietà, usufrutto o altro diritto reale, e i suoi familiari dimorano abitualmente.

Quindi possiamo mettere da parte la residenza, in quanto chiunque può risiedere in un posto e dimorare altrove (domicilio).

La questione è abbastanza complessa, infatti la detrazione può applicarsi sulle abitazioni concesse in uso gratuito o comodato a parenti in linea retta o collaterale entro il 3° grado, ma il contratto di comodato va registrato all'agenzia delle entrate.

Per vedere se possibile recuperare qualcosa sull'accertamento, mi dovresti far sapere come sono stati denunciati quest'immobili, chi effettivamente ci abita (non importa chi ci risiede) e se avete mai registrato contratti di comodato.

Saluti                                                                                                                                                  

attry

CitazionePer vedere se possibile recuperare qualcosa sull'accertamento, mi dovresti far sapere come sono stati denunciati quest'immobili, chi effettivamente ci abita (non importa chi ci risiede) e se avete mai registrato contratti di comodato.

Saluti

Gli immobili sono denunciati come abitazione principale.
Nell'appartamento (A) ci abitiamo da sempre io e mio marito,mentre nell'abitazione (B) ci abita mio padre.
Per riguarda la registrazione dei contratti, questa non è mai avvenuta.
Grazie
Laura

silvia

Citazionema il contratto di comodato va registrato all'agenzia delle entrate.


a questo punto sarebbe più conveniente non applicare la detrazione per abitazione principale che sostenere gli oneri per registrare un contratto di comodato ad uso gratuito (€ 168,00 + € 4,00 di diritti)...

                                                                                                                                                 
[color=blue]Silvia[/color]

francyman8

Credo proprio che l'accertamento del comune sia corretto, non hai titoli per applicarti la detrazione...

comunque, contraddicendo silvia, conviene registrare il contratto di comodato per 10 anni, così ti applicherai la detrazione e l'aliquuota agevolata per un intero decennio.

Saluti                                                                                                                                                  

silvia

Citazione

comunque, contraddicendo silvia, conviene registrare il contratto di comodato per 10 anni, così ti applicherai la detrazione e l'aliquuota agevolata per un intero decennio.

Saluti
Al di là del quesito di attry, dove sta scritto che per usufruire della aliquota ridotta e/o della detrazione per immobile concesso in uso gratuito a parenti in linea retta o collaterale ex art. 59, co. 1, lett. e) D. Lgs. 446/97, debba registrare il contratto di comodato d'uso gratuito?
In questo caso, generalmente, i regolamenti comunali prevedono che il contribuente dichiari che l'immobile è concesso in uso gratuito a parenti in linea retta o collaterale (non agli affini) secondo in grado stabilito nel regolamento (può essere il terzo, come il primo o il secondo) o attraverso il normale modello di dichiarazione ici o, in alternativa, con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Che senso ha obbligare il contribuente ad accollarsi l'onere della registrazione di un contratto per usufruire della aliquota ridotta e/o detrazione?

E poi, in un decennio, sai quante cose cambiano... :)                                                                                                                                                    
[color=blue]Silvia[/color]

francyman8

sicuramente la registrazione deve essere richiesta dal comune, infatti l'ufficio deve accettare anche il contratto di comodato verbale tra parenti in linea diretta (ris. Ministero Finanze 14/2001).

A mio avviso, onde evitare furbate da parte dei contribuenti, va registrato (noi l'abbiamo previsto in regolamento).

Fatto sta che conviene sempre, anche con la registrazione (la matematica...)

Saluti                                                                                                                                                  

silvia

Citazionesicuramente la registrazione deve essere richiesta dal comune, infatti l'ufficio deve accettare anche il contratto di comodato verbale tra parenti in linea diretta (ris. Ministero Finanze 14/2001).

A mio avviso, onde evitare furbate da parte dei contribuenti, va registrato (noi l'abbiamo previsto in regolamento).

Fatto sta che conviene sempre, anche con la registrazione (la matematica...)

Saluti
La matematica, certo, ma visto che lo scopo del regolamento ici è soprattutto quello di semplificare gli adempimenti dei contribuenti, perchè aggiungere questo ulteriore onere? Sarà anche matematica (€172,00 non sono cmq pochi), ma obbligare un contribuente a:
- stilare un contratto di comodato;
- compilare modello F23 per la registrazione + altre scartoffie che l'Agenzia richiede;
- recarsi in posta/banca per il pagamento;
- recarsi all'Agenzia delle Entrate per la registrazione;
- comunicare con racc. all'Agenzia delle Entrate la cessazione degli effetti dell'atto qualora l'immobile non si a più concesso in comodato gratuito ;
mi sembra non risponda alla ratio del D. Lgs. n. 446/97.

Magari nel Comune di ubicazione degli immobili di attry il regolamento non richiede questo adempimento per poter usufruire dell'aliquota ridotta e/o detrazione                                                                                                                                                  
[color=blue]Silvia[/color]